Introduzione

Umberto Kühtz ci ha lasciato centinaia di opere, che saranno via via visibili su questa piattaforma digitale. Una prima raccolta di opere, disegni, architetture, scritti e immagini di vita è quella che fa parte della rassegna Abitare poeticamente la città e prende il via nel 2021.

La Mostra Digitale

Diari di Paesaggio

La mostra digitale dedicata al lavoro di Umberto Kühtz nasce con l’intento di raccogliere e archiviare il suo operato in tutte le sue sperimentazioni formali e tecniche, spaziando dalla produzione visiva a quella architettonica per arrivare a quella testuale. A fare da sfondo a questo inventario, la sua storia personale e quella della sua famiglia, attraversando quei luoghi, paesaggi e volti che lo hanno accompagnato ispirandone il lavoro.

Diari di paesaggio è la prima mostra su cui si incentra questo sito. Il titolo evidenzia come per Umberto il segno, il disegno, il dipingere fossero una pratica quotidiana, quasi un diario, e il Paesaggio è il filtro di cui ci si è serviti per la selezione. Il tema del paesaggio è centrale nella ricerca di Kühtz, e che più di ogni altro mette in relazione diretta la sua dimensione artistica - di pittore, scrittore e poeta - con quella professionale.
La visione di paesaggio in Kühtz rincorre continuamente l’analogia uomo-paesaggio, nel dualismo paesaggio fisico - paesaggio interiore.

Dalla combinazione casuale di immagini, volta a fornire una prima idea generale del lavoro di Umberto, è possibile giungere ad un secondo livello di esplorazione che, associando tra loro immagini di vita vissuta, disegni, dipinti e architettura, si propone di fornire nuove chiavi di lettura a chi si approccia al lavoro di Umberto attraverso questo sito, è il caso del pulsante Crea il tuo paesaggio in homepage, dove è possibile proporre la propria idea di paesaggio per poterla diffondere, stampare e conservare.

La galleria di opere visive è navigabile con l’ausilio di parole-chiave, ovvero tag, usate per evidenziare le connessioni, raggruppando le immagini in famiglie, quali ad esempio “orizzonti”, “ruralità” ma anche “acquerello”, “tratto”, “terra” e così via, definendo un abaco di parole che mette in risalto le possibili declinazioni del concetto di paesaggio: un’anticipazione di ciò che verrà proposto nella mostra al Museo Civico aperta al pubblico.
Joditz è stato lo pseudonimo che Umberto ha usato per alcune sue opere.

Questo luogo virtuale si propone di essere non solo un archivio del lavoro di Umberto Kühtz architetto e artista, ma soprattutto un laboratorio in cui confluiscono progetti, iniziative, ritrovamenti che, a partire dalle sue opere, possano aprire nuove riflessioni sui temi del paesaggio e dell’abitare. Da qui anche la scelta del nome del dominio del sito umbertokuhtzproject.it che apre ad altri progetti sulla città, l’abitare e il vivere.

Dal digitale al reale: la Mostra fisica

Diari di Paesaggio

Il progetto espositivo Diari di paesaggio indaga la vasta produzione visiva, architettonica e testuale dell’architetto Umberto Kühtz. Il frutto di una vicenda artistica e professionale che ha lasciato - tra gli anni ‘50 e il 2016 - un patrimonio vastissimo di tavole tecniche, dipinti, grafiche e scritture disseminato su un’enorme varietà di supporti.

La mostra, attualmente disponibile in versione virtuale, è concepita per essere ospitata anche in spazi fisici quali musei, gallerie e altri ambienti espositivi ampi, dove creare un luogo plurilivello e interattivo, attraverso la coesistenza tra opere, foto, utensili e oggetti del quotidiano appartenuti all’architetto-artista.

Gli spazi ideali per ospitare Diari di paesaggio includono una forte componente architettonica, sia all'interno che all'esterno. Il progetto di allestimento è flessibile e può intervenire negli spazi interni e sulle superficie esterne degli edifici, evidenziando profili, serramenti e altri elementi che definiscono le facciate delle strutture espositive. All’interno, il racconto espositivo coinvolge pavimentazioni, superfici non convenzionali e periferiche, grandi finestre e porte finestre per adoperare la luce diurna, proiettare immagini e brevi video sulle facciate prospicienti, generando così un dialogo-flusso visivo in & out.

Diari di paesaggio vuole fornire, partendo dall’operato di Kühtz, una piattaforma attraverso la quale possano intersecarsi visioni e progetti capaci di generare un’indagine più ampia sui temi del paesaggio e della progettazione collaborativa degli ambienti urbani.